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Tramite SP175, E45 o A30, prendere l'uscita di Battipaglia e seguire SS18 Tirrena Inferiore, SS18var e SS267 verso Via del Castello/Via S.Del Vecchio ad Agropoli
Via S.Del Vecchio, 84043 Agropoli SA
Tramite SP175, E45 o A30, prendere l'uscita di Battipaglia e seguire SS18 Tirrena Inferiore, SS18var e SS267 verso Via del Castello/Via S.Del Vecchio ad Agropoli
Linee Busitalia 34 e 99 e Autolinee Giuliano
Scegliere la linea che porta alla fermata Agropoli-Castellabate, quindi proseguire a piedi per circa 20 minuti
Il Castello Angioino Aragonese rappresenta una delle principali attrazioni del borgo antico di Agropoli, situato nel centro storico. Un tempo fortezza e presidio militare ma anche residenza nobiliare, oggi il Castello è un luogo affascinante da visitare per la sua storia e per i numerosi eventi organizzati, come la rassegna annuale "Settembre Culturale".
La prima costruzione del Castello risale ai bizantini, intorno al VI secolo, che fecero di Agropoli la loro roccaforte e un attracco per la flotta. Nel corso del X e XI secolo i Normanni rinnovarono la struttura e iniziarono la costruzione delle mura, rimaste inalterate e di cui si può ammirare ancor’oggi lo stile normanno-svevo.
Il Castello fu sottoposto a diverse ristrutturazioni, in particolare ad opera di famiglie vicine alle due casate che ebbero il dominio sul Mezzogiorno, vale a dire Angioini ed Aragonesi. Nel XV secolo Giovanni Sanseverino conte di Marsico, feudatario di Alfonso V d’Aragona, diede inizio ad una ristrutturazione generale del Castello fino all’aspetto attuale dell’edificio. Venne costruito un fossato, la pianta dell’edificio a base triangolare passò ad essere a base quadrata e vennero rinforzate le fortificazioni.
Ben presto il Castello perse la sua funzione prettamente difensiva, per diventare in epoca vicereale e nel corso del Settecento la sede prescelta dalle grandi famiglie feudatarie come i Sanseverino, i Grimaldi di Eboli, i Caracciolo di Trentinara e i Sanfelice. Oltre ad essere residenza nobiliare, il Castello aveva al suo interno le celle carcerarie, la sede del giudice e la guardia.