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TRASPORTI

  • AUTO

    Tramite A1/E45, uscita Battipaglia. Seguire la SS18 Tirrena Inferiore, la SS18var e la SP66 verso la SP164 a Camerota


  • BUS


  • TRENO

    Prendere il treno in direzione Sapri. Proseguire in autobus fino a Camerota (San Vito)

Una porta sulla preistoria

I primi scavi della Grotta della Cala furono ad opera di A. Palma di Cesnola negli anni 1966-1969. Da allora le ricerche sono proseguite. La Grotta della Cala si apre a pochi metri dal mare. La pianta della caverna ha una forma a clessidra ed è composta da un’antegrotta e da una retrogrotta, collegati da una strozzatura. Le testimonianze archeologiche indicano una frequentazione iniziale da parte di gruppi Neandertaliani nel Paleolitico medio ed un più sistematico utilizzo della grotta da parte dei primi Homo Sapiens (circa 30.000-10.000 anni fa). 

Gli strati più significativi sono quelli di un particolare periodo culturale del Paleolitico Superiore, chiamato Gravettiano, tra 27.000 e 24.000 anni fa. Questi livelli sono caratterizzati da un’ampia varietà di strumenti in pietra, come grattatoi e punte a dorso, da abbondanti resti faunistici, conchiglie marine utilizzate come ornamenti, manufatti in osso e focolari. L’economia di caccia era basata soprattutto sullo sfruttamento del Cervo.
Dagli strati più recenti, infine, provengono interessanti reperti: dal Mesolitico un ciottolo dipinto, dal Neolitico una sepoltura infantile e dalla successiva Età del Rame dei contenitori in ceramica e alcuni ami in osso, ingentiliti dalla forma a pesciolino dell’attacco a cui si fissa il filo della lenza.

Attraversando una passerella in legno è possibile percorrere un tracciato all'interno della grotta tra scavi ancora in corso, utensili e riproduzioni di ominidi primitivi. L'allestimento, con manichini che hanno vestiti e fattezze degli uomini delle caverne, è stato curato due anni fa dagli esperti dell'Università di Siena, in sinergia con la Soprintendenza e la direzione del Museo virtuale del paleolitico di Camerota.

L’area in prossimità della Grotta della Cala è occupata da un bosco di caducifoglie (Quercus). Mentre i versanti montuosi più interni ospitano una foresta di conifere (Pinussylvestris). Particolarmente diffusi sono gli Insettivori (Glis). L’industria litica comprende punte e raschiatoi, in buona parte di tecnica levallois. Si tratta molto probabilmente di un Musteriano tipico.

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  • La grotta della Cala è uno dei siti preistorici più importanti del mondo; qui, negli anni '60, furono rinvenuti resti dell'uomo di Neandertal e dell'uomo Sapiens.
  • Le falesie e le grotte di Camerota, quali componenti qualificanti il paesaggio culturale del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sono state iscritte nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO per l'eccezionale testimonianza offerta dalla presenza dell'uomo nel sito della preistoria più antico all'età moderna.
  • La complessa sequenza stratigrafica della Cala inizia alla base con un deposito marino, esposto per oltre 4 metri, fortemente cementato e costituito in prevalenza da conglomerato. Se ne ipotizza la pertinenza allo stadio isotopico 7.
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