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TRASPORTI

  • AUTO

    Tramite A30 e A2/E45 o SS7, uscita Sala Consilina. Continuare sulla SS19 e prendere Via Ponte Mesole, Via Codaglioni, Via Provinciale del Corticato/SP11i, Via S. Nicola e SP263 verso Via Marino di Diano a Teggiano


  • BUS

    Le linee e le aziende previste sono:

    Sita Sud 001 linea "Sala Consilina-Polla-Eboli-Battipaglia"

    Compagnia Baltour-Sena-Eurolines

    Società Curcio Viaggi

    Società Gambioli Autolinee


  • TRENO

    Il percorso prevede un cambio, con fermata finale a Sala Consilina, per poi proseguire a piedi fino a Teggiano

Un percorso tra arti e mestieri del Novecento

Il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Teggiano è allestito in un palazzo comunale nei pressi della Chiesa di Santa Barbara.

Raccoglie oggetti che testimoniano le arti e le tradizioni popolari tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX, documentando la vita quotidiana, il lavoro e la religiosità popolare nel periodo precedente all’industrializzazione.

Le collezioni, arricchite dalle donazioni di famiglie teggianesi, raccolgono oggetti legati all’uso comune, alle tradizioni e a vecchi mestieri come quello del contadino, della filatrice, del falegname e del fabbro.

Interessante è la collezione fotografica presente nel Museo: diverse lastre fotografiche che ritraggono il centro storico, usi e costumi di Teggiano tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo.

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  • Il Museo è stato istituito nel 1986 in un’antica casa colonica e raccoglie oggetti e strumenti da lavoro che illustrano la vita quotidiana non solo del contadino, ma anche dell’artigiano. In esso sono custoditi: telai, filatoi, aratri e attrezzi per compiere tutte le funzioni richieste dalla vita contadina.
  • Il piccolo museo di Teggiano è uno scrigno di reperti, mantenuti vivi nella loro funzione originaria, dall’antico telaio per tessere la tela, tuttora funzionante e con la tela avviata, alla gromola per la canapa ai dipanatoi, ai filatoi, agli aratri per buoi e per cavalli, alle lucerne, agli attrezzi per falciare, mietere, trebbiare, setacciare e per lavorare il legno.
  • Completano la raccolta oggetti, musiche, costumi e soprattutto la documentazione sui cicli di lavoro che esistono ancora oggi, come, ad esempio, la trasformazione del latte, la produzione del pane, vino, olio, e la coltivazione del lino e della canapa.
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Scorci e prospettive

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