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TRASPORTI

  • AUTO

    Tramite A1/E45 e A2. Dallo svincolo di Padula-Buonabitacolo proseguire in direzione Sapri, superando il paese di Sanza, e seguire le indicazioni per lo svincolo di Caselle in Pittari. Una volta usciti, prendere la SS16 in direzione Casaletto Spartano


  • BUS

    La compagnia Lamanna offre linee dirette di 50 minuti da Sapri a Casaletto Spartano


  • TRENO

    Prendere la linea in direzione Sapri e proseguire il viaggio con gli autobus della compagnia Lamanna

Un fresco angolo del Cilento

Tra le tante bellezze naturali del Cilento le cascate dei Capelli di Venere di Casaletto Spartano rappresentano una delle maggiori attrazioni del territorio, oggetto di visita da tutta Italia. Queste cascate sono formate dall’affluente del fiume Bussento, il Bussentino che va ad arricchire le acque del fiume Bussento nei pressi di Morigerati, raggiungendo una temperatura compresa tra i 6 e gli 8 gradi.

Il nome dato alle Cascate deriva da un'elegante felce dall'aspetto etereo e dal caratteristico verde intenso: la Capelvenere. Si trovano all’interno dell’Oasi dell’Area Capello, ricca di sentieri naturalistici per gli amanti del trekking, ponti e strutture. Tra queste ultime è presente un vecchio mulino ad acqua riportato agli antichi splendori che è possibile visitare. Sono presenti nell’oasi anche dei ponti in legno, questi costruiti per raggiungere la cascata. Oltre a quelli in legno è presente anche un ponte normanno in pietra che sovrasta la cascata.

Il fiume Bussento, lungo 37 km, prende vita dalla sorgente Varco La Peta del monte Cervati a 900 metri sul livello del mare, nel comune di Sanza. Il fiume, durante il suo percorso, alimenta la diga artificiale del Lago Sabetta e scompare nel sottosuolo a Caselle in Pittari. Il fiume Bussento, prima di sfociare nei pressi di Policastro Bussentino, riemerge alla superficie a Morigerati, dove ha dato vita alle Grotte del Bussento, divenuta oasi WWF.

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  • La leggenda narra che un giorno la dea Venere, per darsi ristoro dal caldo e trovare un po’ di tranquillità si recò in questa meravigliosa oasi; amava quel posto tanto d’averne fatto il suo piccolo angolo di paradiso segreto. Un giorno si trovò a passare di lì un pastore con il suo gregge. L’uomo udì, non molto distante dal suo cammino, la voce suadente di una fanciulla che si dilettava a cantare e a ballare su di uno splendido prato di margherite bianche. Si avvicinò e non poté far altro che ammirarla e contemplarne in silenzio la sua bellezza; perdutamente se ne innamorò. Amava tutto di lei, la sua voce, i suoi occhi ma soprattutto i suoi lunghi e soffici capelli color oro. Desiderava quella chioma più di ogni altra cosa al mondo ed una notte, mentre Venere dormiva, si avvicinò e ne tagliò una bella ciocca. La dea si svegliò di soprassalto e arrabbiata per quel vile gesto, tramutò quella ciocca in acqua che immediatamente scivolò dalle mani dell’uomo, aumentando di intensità e di volume tanto da annegarlo nel giro di breve tempo.
  • Il Rio Casaletto, o Bussentino, affluente del Bussento, ha inciso le rocce calcaree cretaciche formando una gola spettacolare, chiamata Forra di Casaletto, che è un geosito di tipo geomorfologico. Il paesaggio che il fiume offre, con numerose cascate naturali, è altamente suggestivo.
  • L’oasi riveste considerevole interesse geologico e idrogeologico ed è stata catalogata come Habitat Prioritario nell’allegato I della Direttiva EU sugli Habitat.
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Scorci e prospettive

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